La mia Professoressa.
Alcuni insegnanti sono in grado di dare una formazione che dura tutta la vita, che lascia dentro di te un segno, un marchio indelebile. Io per fortuna, oltre a “raccapriccianti” soggetti che ci ripetevano solo “bisogna studiare!!!”, ho avuto la fortuna di avere per i cinque anni del liceo una persona straordinaria, la professoressa di francese. Eppure durante tutto il primo anno non la potevo sopportare, il pensiero delle sue ore era una sofferenza, lei era sempre impeccabile, così severa, ci ha sempre impedito di portare pantaloni corti o sandali, addirittura bisognava chiederle il permesso per bere durante la sua lezione...uno strazio!! Eppure crescendo mi sono accorta quanto di incredibile c'era in lei: una donna che ha avuto un passato orribile, che ha dovuto cambiare paese per cercare di dimenticare, e che tuttavia ha visto nell'insegnamento lo scopo della sua vita. Un insegnamento che va ben oltre la semplice interrogazione, la semplice lezione su Hugo o Flaubert, in cui, davvero, ci insegnava ad imparare, a guardarci intorno, e soprattutto a riflettere. Le sue interrogazioni non erano mai banali, mai prevedibili, ma erano dei veri e propri “viaggi”, in cui da una poesia, da un brano, si passava all'attualità, e soprattutto alla RIFLESSIONE PERSONALE, al CONFRONTO. Io sono convinta, al di là della mia esperienza, che pochi studenti abbiano avuto il privilegio di avere davanti un insegnante che chiedesse loro di riflettere, di dire la propria opinione, di esprimersi liberamente su quello che c'era scritto. Nelle sue lezioni non c'erano tabù, si poteva parlare tranquillamente di tutto...Il suo messaggio era infatti quello di riflettere su quello che si leggeva, piuttosto che riconoscere le figure retorica o distinguere una rima baciata da un altro tipo, che ora manco mi viene in mente. Sono queste le esperienze che ti formano, che ti plasmano da dentro...Va bene, impariamoci pure a memoria la vita di Leopardi o di Jane Austen, impariamo a riconoscere un eufemismo dall'iperbole...e poi?? Purtroppo tanti insegnanti puntano solo a quello, a svolgere minuziosamente il programma ministeriale, soddisfatti se a maggio hanno già spiegato tutto, così da dedicare tutto il tempo a interrogare e martoriare gli studenti distrutti da tutto l'anno scolastico, a decidere se vale la pena alzare la media del 7.75 all'8...certo, sono questi i problemi importanti per i professori.......alla fine non si va a scuola solo per prendere buoni voti?????
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