venerdì 26 giugno 2009

Sì, è solo un pò di sconforto....

A volte prendono veramente tanti dubbi, sorgono perplessità, si comincia ad avere meno fiducia in tutto quello in cui stiamo investendo e in cui stiamo dando il meglio di noi...nella situazione che viviamo oggi c'è posto per poche persone, è tutta una gara, una rincorsa, e si hanno i paraocchi che non ci permettono di guardarci intorno, di rendersi conto che stanno nascendo delle figure professionali nuove, come la nostra, delle “terapiste della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva”. In queste poche righe non voglio fare pubblicità al mio corso di laurea, anche se mi piace tantissimo e vorrei che in tanti lo conoscessero, ma solo una riflessione. Tutti ci confermano che abbiamo degli insegnanti validissimi, che il nostro piano di studio è bellissimo, poi vengono fuori quelle frasi tipo “peccato che siano in pochi a conoscerlo”...E' vero, il mio corso di laurea è stato creato solo qualche anno fa, ma la figura di psicomotricista è nata in Francia ormai da un secolo, come colui in grado di riabilitare, come dice la parola stessa, bambini da un punto di vista psichico e motorio...come fa questa persona ad essere scambiata per il fisioterapista??? E tutti gli esami di psichiatria, psicologia, i tirocini nel reparto di Neuropsichiatria infantile? E' proprio un approccio diverso, eppure tanta gente non lo sa e non lo vuole sapere...Ci sono regioni in Italia in cui questa figura non è affatto conosciuta, altre, come la Campania, in cui ci sono centinaia di centri convenzionati...va bene, andremo tutte a lavorare al Sud, il problema non è questo, ma mi chiedo come sia possibile diffondere questa conoscenza...vabbé, sarà la stanchezza che mi fa parlare così, l'”esamone” di anatomia dato solo ieri, ma ho un po' di sconforto...alla fine non è bello fare tanti sforzi, metterci tanto impegno, e poi sentirsi dire che tanta gente ci assume come fisioterapiste, quando il nostro corso di laurea è completamente diverso, e quando noi sogniamo di stare in contatto, di migliorare, per quanto possibile, la qualità della vita di bambini autistici, con ritardo mentale, piuttosto che riabilitare il ginocchio di un ragazzo che ha fatto un incidente in motorino...senza nulla togliere ai fisioterapisti, ma non vi sembra un po' diverso??? Il tempo ci aiuterà a far conoscere un po' la nostra figura professionale???